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sabinia

Tra gli animali domestici più amati dagli italiani vi sono sicuramente i gatti, i cani e i piccoli uccelli da voliera. Affettuosi, indifesi e piedi di vitalità, questi esseri viventi rendono le giornate più colorate e allegre. Crescerli però non è sempre facile, specialmente se è la prima volta che se ne adotta uno. Di seguito, dei consigli utili per avere a che fare con ognuno di loro.More Link

I cani, si sa, hanno una memoria molto forte ed infatti è facile che ripetano un gesto che gli è stato insegnato da poco. Ma qual è il reale motivo? 
Ve lo spieghiamo in questo articolo!

Negli anni sono stati svolti numerosi studi sull’apprendimento animale, e del cane in particolare.
Molti studi in particolare si sono focalizzati sulla memorizzazione di oggetti e di azioni utili per portare a termine compiti specifici.
Infatti, stando alle ultime ricerche, il cane arriverebbe a elaborare strategie per risolvere problemi e imparerebbe per imitazione.
Ma non si tratta solo di questo infatti i cani riescono a memorizzare tutto quello che facciamo, anche se si tratta di qualcosa che a noi non sembra importante.
Infatti i cani riesco a mantenere un ricordo o un gesto nella loro memoria per tantissime ore.
Inoltre, grazie a questi studi, per dimostrare che un essere umano possiede la memoria episodica basta fargli qualche domanda, ma nel caso degli animali bisogna affidarsi al loro comportamento, escludendo al tempo stesso qualsiasi altra possibile spiegazione, come per esempio che il comportamento sia frutto di un addestramento o di un condizionamento.

Ed è proprio per questo motivo che i ricercatori hanno compiuto varie azioni molto semplici avanti a dei cani, come toccare un ombrello aperto o una sedia in un momento in cui i cani erano rilassati e non avevano assolutamente la percezione di partecipare a un addestramento, né si aspettavano una ricompensa. Quando è stato chiesto loro di ripetere l’azione, i cani hanno ripetuto il gesto al quale avevano assistito, anche se non avevano un motivo particolare per ricordarla.
Quindi abbiamo capito che i cani sono solo hanno una bella memoria, ma possiedono una funzione di utilità immadiata. 

Chi nella propria vita non ha mai ricevuto questa domanda: Preferisci i cani o i gatti? 
Molti anni fa si pensava che chi preferiva i cani presentava una personalità più aperta mentre per quanto riguarda i gatti più introversa, adesso questo stereotipo è stato smentito.

Tutti nella loro vita hanno ricevuto la domanda: Meglio i cani o i gatti?
Ma lo sapevate che in base alla risposta che date si capisce molto della vostra personalità?
Ci sono in realtà due studi che sono stati elaborati per scoprire correlazioni tra la nostra personalità e la preferenza tra cani e gatti.
Il primo è stato elaborato da Sam Gosling della Texas University.
Grazie a questo tipo di studio Gosling chiese a 4.565 persone se queste preferissero i cani e i gatti.
Una volta ottenuti i risultati, essi sono stati catalogati e analizzati secondo lo schema delle Big Five, cioè le cinque caratteristiche fondamentali che definiscono la personalità di una persona.
Il secondo studio è stato volto da un social network ovvero Facebook.
Il social ha analizzato le foto degli animali domestici di 160.000 utenti. Non sono stati però presi in considerazione solo gli animali delle persone studiate ma anche le abitudini, i gusti e le attività preferite.

Ma quindi, qual è il risultato?
Innanzitutto c’è da dire che tutti e due gli studi hanno confermato gli stereotipi che già conosciamo.
Secondo Gosling il 12% delle persone ha affermato di preferire i gatti. I cani erano invece amati dal 46% del campione contattato. Il restante 42% amava entrambi gli animali o nessuno dei due.
Da questo studio è emerso che gli amanti dei cani sono più estroversi e aperti a nuove esperienze avventurose. Gli amanti dei gatti sono invece più introversi ed esigenti.
Ed inoltre sembrerebbe che gli amanti dei gatti abbiano una tendenza in più a soffrire di ansia. 

 

L’uccisione dell’aquila risale a maggio scorso, un’aquila reale è stata uccisa a colpi di arma da fuoco nel suo nido, dove stava covando.
L’accaduto è avvenuto a Gais, all’imbocco della val di Tures.

Appena diffusa la notizia il Wwf Trentino  e la Lac insieme al Wwf Bolzano hanno iniziato l’indagine.
Inoltre si è unita anche l’associazione Naturtreff Eisvogel, che ha deciso di offrire una ricompensa di 1.000 euro a chiunque potesse fornire delle informazioni utili sull’autore del terribile gesto.
La 
morte dell’aquila ha fatto subito il giro per i giornali e i media locali e proprio per questo motivo è arrivato moltissimo aiuto alle persone che si occupano di questa indagine, impegnati nel chiarimento del caso.
L’associazione inoltre sta fornendo degli aggiornamenti a tutta la popolazione: ”Grazie all’aiuto della popolazione locale sono già state raccolte numerose informazioni utili sul caso, che sono state dette alle forze dell’ordine. Varie unità speciali hanno ispezionato la scena del delitto, raccogliendo diverse tracce ed eseguendo un’autopsia sulla carcassa dell’uccello”.

Inoltre poi ci tiene ad informare che le indagini stanno andando avanti e stanno portando a dei buon riscontri.
”Le indagini in corso sono promettenti”
, è quanto tengono a farci sapere. “Un ringraziamento speciale va al guardiacaccia che per primo ha denunciato l’accaduto e che ha partecipato in modo instancabile alle indagini. In caso di ulteriori sviluppi ci premureremo di renderli pubblici, così come di eventuali novità nel prosieguo delle indagini”.
Anche se sono sulla strada giusta, il caso non è ancora chiuso e le indagini andranno avanti finchè non verrà trovato il responsabile della morte di quest’aquila reale.
Per ulteriori informazioni non ci resta che attendere degli aggiornamenti da parte dell’associazione che si sta occupando del caso.

In questi ultimi giorni il web, e non solo, si è davvero scatenato per un video che ha iniziato a circolare.
In questo video si vede un ragazzo che brucia un gatto per strada, precisamente avanti alla stazione, per poi mangiarlo.

In queste ultime ore è successo davvero di tutto a causa di questo video.
La scena, avvenuta alle sette del mattino avanti alla stazione, ha scioccato davvero tutti e da lì sono partite delle ‘proteste’ da parte del web.
Nel video si nota come un ragazzo, a quanto pare non italiano, sulla ventina d’anni, che brucia un gatto su un falò creato al momento avanti alla stazione, avanti agli occhi di tutte le persone che si trovavano lì per prendere un treno.
Inoltre grazie al video vediamo che una signora, una volta vista la scena, va verso il ragazzo e cerca di spiegargli che queste cose non si fanno, soprattutto avanti agli occhi di tantissime persone.

Il ragazzo ha cercato di spiegare una sua versione ovvero, l’intento non era quello di fare del male al gatto ma la fame era troppo forte.
‘Se hai fame e vuoi mangiare devi andare a lavorare’ gli spiega la signora.
Il ragazzo cerca comunque di allontanare la donna ma fino all’arrivo dei vigili, che hanno portato con loro il ragazzo.
Da lì sul web è partita una vera e proprio protesta contro questi atti che ad oggi avvengono ancora.
Alla fine comunque il ragazzo non è stato arrestato ma soltanto denunciato in quanto, alle forze dell’ordine, ha dichiarato che il gatto non è stato ucciso da lui.
Dalla dichiarazione il ragazzo ammette che il gatto era già morto per strada e lui lo stava ‘cucinando’ in quanto era troppo tempo che non mangiava.

Ultime ore di panico per l’influencer Giulia De Lellis. Il cagnolino che ha adottato da poco, insieme al suo attuale fidanzato Andrea Damante, è stato poco bene. ‘Dobbiamo fare una cura un pò impegnativa’, spiega la ragazza sui suoi social.

In questo momento Giulia si trova a Milano a casa del suo fidanzato Andrea Damante.
I due, dopo essere ritornati insieme, hanno adottato un bellissimo cagnolino che curano con molta cura.
Già all’inizio della loro storia lei ha sempre mostrato sui suoi social una grandissima voglia di adottare un cane e finalmente, dopo anni di richieste, Andrea l’ha accontentata.
Nelle loro storie mostrano sempre come si prendono cura del piccolo Tommy e hanno addirittura creato un profilo solo per lui che ammonta a quasi 50 mila follower.
In queste ore però il cane non è stato molto bene ed ha spiegarlo è proprio Giulia tramite le sue storie Instagram.

”Tommy è stato poco bene, per fortuna sono una persona ipocondriaca e un pò ansiosa e quindi siamo subito corsi dal veterinario”, spiega Giulia.
”Ho chiesto il parere a tre veterinari diversi perchè volevo essere sicura, alla fine siamo arrivati alla conclusione che Tommaso ha dei piccoli problemi respiratori ed anche problemi intestinali. Ora dobbiamo curarlo, è una cura un pò complicata e che richiede molta attenzione, però l’importante è che adesso sta bene. Più che altro abbiamo preso un forte spavento. Lui è molto piccolo e io devo abituarmi. C’è da dire che ho sempre avuto dei cani nella mia vita, ma sono sempre stati grandi  che non mi hanno mai presentato questi problemi. Ora dobbiamo stare molto più attenti”.
Insomma Giulia sta svolgendo perfettamente il suo nuovo ruolo da mamma di Tommaso

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crab-79156__340I granchi sono dei crostacei, come anche i gamberi o le aragoste. Alcune specie vivono di preferenza nei pressi dell’acqua salata, mentre altre vivono nei laghi e sui fondali dei corsi di acqua dolce. Ci sono anche granchi cosiddetti di terra, perché pur prediligendo luoghi umidi, alcune specie costruiscono le proprie tane all’asciutto, vivendo senza la necessità della vicinanza all’acqua. Sono caratterizzati da un guscio rigido e dalla disponibilità di dieci zampe. Sono anche chiamati “spazzini del mare”, perché le specie di acqua salata tendono a mangiare tutto ciò che hanno a disposizione, quindi anche pesci in via di decomposizione.More Link

I cinghiali

Gli ungulati: gli ungulati popolano il nostro paese e tra le tante specie abbiamo anche il cinghiale, simile al maiale ma molto più selvatico

Il cinghiale è un mammifero ungulato e fa parte della famiglia dei Suidi: esso è considerato allo stesso tempo sia una preda grazie al pregio della sua carne e sia un pericolo soprattutto a causa della tenacia che mostra per difendersi soprattutto dai cacciatori.

Il cinghiale ha origini dell’Europa, dell’Asia e della parte nord dell’Africa: durante i vari millenni il cinghiale è stato sempre cacciato provocando una sua quasi estinzione, ma anche reintrodotto nelle stesse zone di origine ed in nuovi ambienti.

Anche nei nuovi ambienti, questo animale ha mostrato di riuscire ad adattarsi abbastanza bene, grazie alla sua straordinaria resistenza ed adattabilità ad ogni situazione avversa: attualmente viene considerato uno dei mammiferi più diffuso del pianeta.

Le dimensioni del cinghiale risultano essere negli esemplari adulti fino a 1,80 m di lunghezza, per un’altezza che può arrivare fino ad 1 m ed un peso che può raggiungere i 100 Kg.

In genere il cinghiale può variare di peso in base alla sottospecie, ad esempio quello spagnolo può arrivare ad un massimo di 80 Kg di peso, mentre quello russo può arrivare anche a 300 Kg.

Gli esemplari maschi hanno dimensioni e peso superiori alle femmine.

 

La fauna che arricchisce i nostri boschi

La fauna che arricchisce i nostri boschi: gli “ungulati” sono molto comuni e tante specie che comunemente abitano anche il territorio italiano ne fanno parte

Per capire bene di cosa stiamo parlando quando parliamo degli Ungulati, sarà opportuno descrivere la caratteristica principale che appartiene a questa fantastica famiglia: questi animali fanno parte dei mammiferi e si distinguono da altra fauna, in quanto gravano il proprio peso corporeo sulla punta delle dita, le loro unghie infatti si sono sviluppate a forma di zoccoli per dare protezione alla naturale usura.

La storia ci dice che le prime specie di questa famiglia sono stati gli artiodattili e i perissodattili che vissero fra la fine del Paleocene e i primi tempi dell’Eocene, più 50 milioni di anni fa.

L’estinzione dei dinosauri consentì alle specie appartenenti agli Ungulati di trovare enormi spazi da vivere e ciò ha quindi permesso loro di riprodursi ed evolversi in varie forme e di estendere la propria area anche alle profondità marine sotto forma di cetacei.

Con il passare del tempo si è compreso attraverso lo studio di resti fossili specifici, che specie come gli attuali cetacei, discendono dagli artiodattili che si sono evoluti per riuscire a vivere in ambiente acquatico.

Gatti opportunisti

Gatti opportunisti? La risposta è no: si tratta di una realtà a sé stante ed imparagonabile con gli altri animali

Si è sempre più spesso soliti definire il cane come il vero e proprio migliore amico dell’uomo: infatti, secondo quel che emerge dagli studi che sono stati sempre condotti in merito, il cane è sicuramente quell’animale che, in effetti, è visto come uno dei pochi in grado di comunicare in maniera efficace con l’essere umano.

Spesso invece denigrato per via di un ruolo che in effetti non è la realtà, il gatto è visto appunto come animale sì affettuoso, ma solo quando gli conviene, ovvero quando vuole mangiare o quando ha bisogno di qualcosa: opportunista, appunto. Ma in realtà le cose non stanno affatto così: solo i veri amanti degli animali saranno d’accordo pienamente con gli studi che invece vogliono questo quadrupede come uno ei più affettuosi ed attaccati al suo padrone.

Il gatto può essere quindi definito un opportunista? La risposta è assolutamente no: infatti, il gatto è uno di quegli animali domestici che rappresenta una realtà a sé stante, che non può essere neanche minimamente paragonata con quella degli altri animali ed in assoluto, nello specifico, nemmeno con il cane.

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