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Ormai tutti gli italiani hanno notato le pubblicità delle aziende che si impegno a comprare auto usate da privati al valore di mercato, saldandone subito il controvalore in denaro. È una proposta che per molti può risultare particolarmente interessante, è però importante comprendere come funziona e quando si tratta effettivamente di una scelta interessante.More Link

Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, durante la sua classica diretta del venerdì pomeriggio per fare il punto sulla situazione Covid-19, ha espresso ciò che pensa sia su Figliuolo sia su come è stata gestita la questione vaccini dallo Stato Centrale.

Ho sentito esaltazioni rispetto ai  ruoli del commissario, ma il commissario deve fare solo la  distribuzione dei vaccini. Potremmo farla con un accordo con Amazon o  assumendo qualche decina di giovani che vanno in giro a distribuire.  Ci sono state delle esaltazioni francamente incomprensibili. Quando  sono arrivati i vaccini li abbiamo  distribuiti. Se avessimo distribuito direttamente alle Regioni avremmo fatto prima, tanto per essere chiari. Il ruolo che ha avuto lo Stato centrale è stato di ritardo e  confusione, non di accelerazione. Ho ascoltato delle cose francamente sconcertanti. Se non ci fossero state le Regioni, la gestione del  Covid sarebbe stata un disastro di proporzioni inimmaginabili. Il  Governo ha avuto un merito, quello di aver imposto all’Italia una  linea di prudenza, ma per il resto il ruolo del Governo nazionale si è limitato alla distribuzione dei vaccini”, ha affermato il Presidente Campano.

Durante quel pomeriggio Vincenzo De Luca ha anche comunicato che a breve verranno vaccinati tutti i maturandi.
”Ci stiamo preparando a vaccinare i maturandi. Se arrivano i vaccini entro domenica, dai primi giorni di giugno faremo i vaccini ai ragazzi che dovranno affrontare l’esame di maturità. Per coloro per hanno più di 18 anni useremo Johnson & Johnson. Sotto i 18 anni Pfizer”.
Ma non solo: ”Bisogna continuare ad essere prudenti perché abbiamo comunque una quota rilevante di cittadini che non ha dato la disponibilità a vaccinarsi. La vaccinazione non è obbligatoria, se non per il personale medico. E quindi abbiamo un 15% di cittadini che non ha voluto vaccinarsi, quindi abbiamo comunque centinaia di migliaia di persone che sono esposte al contagio”, ha concluso il Presidente.

Oggi Joe Biden ha presentato un budjet da 6 mila miliardi di dollari al Congresso.
Ma a che cosa serviranno nello specifico tutti questi soldi?
L’ha spiegato il presidente americano.

Il nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden, al Congresso ha parlato di un Budjet di 6 mila miliardi di dollari.
Ma a che cosa serviranno questi soldi?
Come prima cosa alle infrastrutture ovvero le strade ed i ponti ma anche internet a banda larga, programmi sociali quindi partendo dal congedo familiare retribuito fino ad arrivare alla scuola materna universale.
Ma non solo, questi soldi saranno usati anche per l’istruzione e per la sanità, con addirittura la prospettiva di un aumento superiore al 20% delle risorse ed infine per la ricerca ed energie rinnovabili per contrastare il cambiamento climatico.
Quindi le idee sono molto chiare per il nuovo Presidente.

L’obiettivo è rendere l’economia Usa più competitiva e riequilibrare le fratture sociali, soprattutto dopo l’anno che abbiamo vissuto a causa del Covid-19. Purtroppo non possiamo ritornare semplicemente a come erano prima le cose, dobbiamo cogliere il momento per reimmaginare e ricostruire l’economia americana. Il modo migliore per far crescere la nostra economia non è dall’alto verso il basso, ma dal basso verso l’alto e dal centro verso l’esterno”, ha affermato il Presidente americano Biden.
Purtroppo l’anno 2020 è stato un anno complicato non solo a livello sanitario ma anche a livello economico.
La chiusura forzata per le attività ha davvero creato dei disagi all’interno dell’economia di tutto il mondo e quindi occorre, quanto prima possibile, ricorrere ai ripari.
Adesso le cose, pian piano, dovrebbero andare un pò meglio in quanto le persone vaccinate stanno aumentando sempre di più.

Mario Draghi, Presidente del Consiglio, durante una riunione con le Regioni ha affermato di volere una collaborazione per uscire definitivamente da questa pandemia.
Tutto ciò proprio in vista del nuovo Decreto che sarà attuato per quanto riguarda le vacanze di Pasqua.

Ora va usata prudenza, sono i numeri dei decessi, del contagio e delle terapie intensive a imporci attenzione. Con 3.721 posti letto in terapia intensiva occupati non possiamo fare un passo troppo lungo. Le prossime settimane saranno decisive per le vaccinazioni e potremo così programmare l’estate e la graduale uscita dalle restrizioni sulla base delle evidenze scientifiche e dei dati del monitoraggio che sono e restano la nostra bussola”, ha affermato il Ministro della Salute Roberto Speranza.
Inoltre, sempre durante questa riunione, il Presidente Draghi ha parlato della campagna vaccinale.
”Per quanto riguarda le forniture dei vaccini per i prossimi mesi la Commissione ha assicurato che le dosi dovrebbero essere più che sufficienti per raggiungere l’immunità per il mese di luglio in tutta l’Europa. Occorre uscire da questa situazione di inattività. Sono certo che, tutti insieme , raggiungeremo qualunque obiettivo. Questa è la mia certezza, non è una speranza né un pronostico”.

”Questo è l’atteggiamento del governo: aiutarvi a raggiungere gli obiettivi che sono di tutti noi. Lo Stato farà di tutto per rispondere alle esigenze delle Regioni”.
”Il testo del prossimo decreto Covid non è ancora pronto. Ma stiamo dicendo a tutti la stessa cosa: occorre dare ai cittadini una prospettiva di speranza. Allo stesso tempo questo non è il momento per dire ‘riapriamo tutto’. Fino al 15-20 aprile ci vorrà ancora molta attenzione, ma poi se i numeri migliorano all’interno del dl servirebbe un automatismo per prevedere aperture mirate senza il bisogno di approvare un nuovo provvedimento”, ha affermato infine il Ministro Gelmini.

Mario Draghi è ormai il nuovo Presidente del Consiglio e, qualche giorno fa, ha tenuto il suo Primo discorso al Senato.
Il Presidente ha parlato di questo nuovo Governo e soprattutto dell’emergenza Sanitaria che la nostra Nazione sta vivendo.

”Si è discusso molto sulla natura di questo governo. La storia repubblicana ha dispensato una varietà infinita di formule. Nel rispetto che tutti abbiamo per le istituzioni e per il corretto funzionamento di una democrazia rappresentativa, un esecutivo come quello che ho l’onore di presiedere, specialmente in una situazione drammatica come quella che stiamo vivendo, è semplicemente il governo del Paese. Non ha bisogno di alcun aggettivo che lo definisca.
Riassume la volontà, la consapevolezza, il senso di responsabilità delle forze politiche che lo sostengono alle quali è stata chiesta una rinuncia per il bene di tutti, dei propri elettori come degli elettori di altri schieramenti, anche dell’opposizione, dei cittadini italiani tutti. Ringrazio inoltre Giuseppe Conte che ha gestito una situazione di emergenza sanitaria ed economica come mai era accaduto dall’Unità d’Italia”, ha affermato il nuovo Presidente in carica Mario Draghi.

”Da quando è esplosa l’epidemia ci sono stati 92.522 morti, 2.725.106 cittadini colpiti dal virus, in questo momento 2.074 sono i ricoverati in terapia intensiva. Ci sono 259 morti tra gli operatori sanitari e 118.856 sono quelli contagiati, a dimostrazione di un enorme sacrificio sostenuto con generosità e impegno.
Cifre che hanno messo a dura prova il sistema sanitario nazionale, sottraendo personale e risorse alla prevenzione e alla cura di altre patologie, con conseguenze pesanti sulla salute di tanti italiani.
L’aspettativa di vita, a causa della pandemia, è diminuita: fino a 4 – 5 anni nelle zone di maggior contagio; un anno e mezzo – due in meno per tutta la popolazione italiana. Un calo simile non si registrava in Italia dai tempi delle due guerre mondiali. La diffusione del virus ha comportato gravissime conseguenze anche sul tessuto economico e sociale del nostro Paese”, ha concluso il Presidente del Consiglio.

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte oggi ha tenuto una conferenza stampa con uno dei suoi ultimi discorsi.
Infatti, per colpa della Crisi di Governo, Giuseppe Conte non sarà più il Presidente del Consiglio.
Ma andiamo a vedere nello specifico che cosa ha detto durante il suo discorso.

Come prima cosa, Conte ha iniziato con il ringraziare tutti, in particolare le persone che gli sono state vicino: ”Buongiorno a tutti. Desidero innanzitutto ringraziare il Presidente Mattarella, è stato un prezioso interlocutore negli anni dei miei mandati sia per quanto riguarda i rapporti istituzionali che per quanto riguarda i rapporti personali. Desidero anche ringraziare tutti gli amici della coalizione che hanno lealmente collaborato per il nostro progetto politico. Ieri ho incontrato il presidente neoincaricato Mario Draghi, è stato un colloquio lungo, un colloquio molto aperto al termine del quale gli ho fatto gli auguri di buon lavoro. In queste ore qualcuno mi descrive come un ostacolo alla formazione di una nuova esperienza di governo. Evidentemente non mi conosce o parla in mala fede”, così il Presidente Conte ha fatto sapere di aver incontrato Draghi, che prenderà il suo posto.

”Mi rivolgo ora agli amici del Movimento: io ci sono e ci sarò e come pure dico agli amici del PD e di LeU, dobbiamo continuare a lavorare tutti insieme perché il nostro progetto politico che ho sintetizzato nella formula “alleanza per lo sviluppo sostenibile” è un progetto forte, concreto, che aveva già iniziato a dare buoni frutti. Dobbiamo continuare a perseguirlo perché offre una prospettiva reale di modernizzare finalmente il nostro Paese nel segno della transizione energetica, della transizione digitale e dell’inclusione sociale. Grazie”.
Delle parole apprezzate da molti ed espresse con enorme emozione.

In questi ultimi giorno in Italia è in atto una crisi di Governo e non si sa ancora se alla fine si andrà alle elezioni oppure no.
Nel frattempo i vari sondaggi continuano e la Lega si conferma ancora una volta primo partito d’Italia, ma comunque anche il PD non scherza.
Andiamo a vedere nello specifico le percentuali dei vari sondaggi.

Come già detto prima, la Lega che si conferma al primo posto come partito in Italia con il 23,2 per cento (- 0,5).
Il PD invece è salito di percentuale ma comunque non riesce a superare il 20 per cento (19,5 per cento).
Fratelli d’Italia ottiene lo 0,1 in più rispetto alle rilevazioni della settimana scorsa e raggiunge il 17 per cento, portandosi a due punti dal Movimento cinque stelle che resta al 15 per cento.
Forza Italia invece perde 3 decimali e scende a 6,5 per cento, mentre Azione di Calenda e Sinistra italiana crescono di 0,1 e si portano rispettivamente al 3,8 e 3,6 per cento. Italia viva perde 0,6 punti e scivola sotto al 2,9 per cento, mentre +Europa, Verdi e Cambiamo continuano ad orbitare attorno al 2 per cento.

I sondaggi elettorali comunque vengono eseguiti con dei criteri ovvero individuare un campione da intervistare sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che si intende analizzare.
Per quanto riguarda i sondaggi delle elezioni invece gli intervistati devono rappresentare adeguatamente la popolazione italiana maggiorenne e quindi coloro che hanno diritto al voto e che si recano alle urne.
Tutto ciò viene fatto per ridurre al minimo il margine di errore e rendere la rilevazione quanto più attendibile.
Di solito un sondaggio politico-elettorale viene considerato affidabile se il margine di errore indicato è del del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento.

Dopo due giorni di zona arancione nazionale, il 9 ed il 10 gennaio, la Regione Marche torna in zona gialla in quanto l’indice di Rt è sotto ad 1, 0,93 infatti.
A comunicarlo è proprio il Presidente di questa Regione.
Ma andiamo a vedere nello specifico che cosa si potrà fare in zona gialla.

Il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha confermato che dall’11 gennaio 2021 la sua Regione tornerà in zona gialla.
Posso comunicarvi che nella prossima settimana la nostra regione sarà gialla. Una boccata d’ossigeno dopo un lungo periodo di restrizioni dure, ma dobbiamo restare prudenti perché il virus c’è e gira molto”.
Ma è proprio il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ad affermare che alcune Regioni saranno in zona arancione fino al 15 gennaio, data in cui scadrà il DPCM. 
Dopo quel giorno saranno emanate nuove eventuali proroghe.
Le Regioni in questione sono cinque ovvero Calabria, Lombardia, Emilia-Romagna, Sicilia e Veneto.
Ma che cosa si potrà fare in zona gialla?
Innanzitutto dalle 5 alle 22 non è necessario motivare i propri spostamenti, che possono avvenire anche nei territori di comuni diversi. Dalle 22 alle 5, si deve essere sempre in grado di dimostrare che lo spostamento rientra tra quelli consentiti, anche mediante autodichiarazione che potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e locali.

Per quanto riguarda lo sport invece sarà possibile, ma all’aperto.
Infatti le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termalisono sospese.
E’ stata fatta un’eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza per le attività riabilitative o terapeutiche e per gli allenamenti degli atleti, professionisti e non professionisti, che devono partecipare a competizioni ed eventi riconosciuti di rilevanza nazionale con provvedimento del Coni o del Cip.
I bar ed i ristoranti hanno la possibilità di asporto e consegna a domicilio fino alle 22 e la possibilità di far sedere al tavolo le persone fino alle 18.

Moltissime nazioni d’Europa in questi giorni, a causa del contagio da Covid-19 e con l’imminente arrivo delle festività natalizie, hanno deciso di entrare un’altra volta in un vero e proprio lockdown. 
In particolare, a dare la notizia in queste ore, sono la Germania e l’Olanda.
Ma si è messa in guardia anche il Belgio.

L’Europa, come tutto il mondo, in questo momento sta vivendo una situazione davvero tragica e, con l’imminente arrivo delle festività natalizie, molte Nazione hanno deciso di attuare di nuovo un lockdown per evitare che le persone si riuniscano con i propri cari in pranzi e cene per poi far salire, per l’ennesima volta, la curva del contagio da Covid-19.
Quindi l’Olanda e la Germania hanno deciso di applicare un lockdown ma, a rispondere a questa decisione, è proprio il Belgio che in questo momento ha paura di ritrovarsi persone provenienti da altre nazioni.
Acquistate online, ricordatevi che sono le persone che diffondono il contagio”, ha affermato il virologo Steven Van Gucht all’agenzia olandese Anp.
Inoltre lo scienziato ha anche sottolineato che, impedire alle persone di attraversare il confine è difficile, e proprio per questo motivo ha fatto appello al buonsenso dei vicini ricordando che “chiediamo anche ai belgi di non viaggiare”, anche se “questo è particolarmente difficile nelle regioni di confine”.

Proprio per questo motivo il primo cittadino Steven Van Gucht ha preso la decisione di schierare più poliziotti per le strade per controllare che lo shopping avvenga nel rispetto delle norme sanitarie in vigore.
Inoltre, la polizia di Liegi, ha deciso che utilizzerà la rete di telecamere anche per monitorare la situazione e intervenire se necessario. “E se scopriremo che frequentare il centro città o determinate attività commerciali diventerà un problema, prenderemo subito provvedimenti“, ha avvertito Willy Demeyer.

 

 

Oggi, dieci dicembre, si celebra la Giornata Mondiale dei Diritti Umani.
Oggi si ricorda uno dei documenti fondamentali per tutelare la libertà delle persone e si ha l’obiettivo di diffondere in tutto il mondo il valore della tolleranza, della diversità e soprattutto della democrazia.

La carta dei diritti universali è stata adottata il 10 dicembre del 1948 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Ogni anno questa giornata viene ricordata come la Giornata Mondiale dei diritti Umani.
I primi due articoli dei 30 di cui è composta, ribadiscono i concetti di uguale dignità, libertà e fratellanza tra esseri umani. I successivi 18 delineano i diritti civili e politici come quello a non essere torturato, arrestato o detenuto arbitrariamente, il diritto di avere una cittadinanza e di cercare e di godere in altri Paesi asilo dalle persecuzioni, il diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e religione.
Inoltre ogni anno viene scelto uno slogan diverso e per l’edizione del 2020 la frase scelta è: ‘“Recover Better – Stand up for Human Rights” ovvero Riprendersi meglio – Battersi per i diritti umani‘.
Ovviamente il focus di quest’anno è incentrato sulla Pandemia che stiamo vivendo da ormai quasi un anno.

Inoltre, il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, ha ribadito che: ”Le persone e i loro diritti devono essere al centro delle risposte e della ripresa. Occorrono quadri di riferimento universali come la copertura sanitaria per tutti per sconfiggere questa pandemia e tutelarci per il futuro”.
A dare supporto a queste parole c’è anche l’Onu: ”per riaffermare l’importanza dei diritti umani nella ricostruzione del mondo che vogliamo, la necessità di solidarietà globale, nonché la nostra interconnessione e umanità condivisa”.
Inoltre il punto fondamentale di questa giornata è mettere fine alle discriminazioni.

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