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Alcuni studi medici ultimamente hanno portato alla conclusione che esistono alcuni alimenti che potrebbero farci vivere più a lungo. 
Ma quali sono questi tre alimenti? L’olio d’oliva, i frutti di bosco e le mele.

L’Italia è uno dei maggiori produttori mondiali di olio l’oliva, sia per quantità che per qualità.
E, proprio perchè esso è così completo di nutrienti per la nostra salute, rientra da sempre tra gli eletti del benessere.
Basti pensare alla dieta mediterranea.
L’azione che la scienza alimentare riconosce in primis all’olio è quella di aiutare a ridurre il colesterolo cattivo, favorendo invece quello buono. Grazie alla ricchezza di grassi monoinsaturi presenti al suo interno.
L’olio quindi ci aiuta a vivere a lungo, proteggendo la salute del cuore, del sangue e della circolazione.
Per quanto riguarda i frutti di bosco invece essi rappresentano un ingrediente presente nelle marmellate, nelle torte, nelle salse e in moltissime tisane.
Protagoniste della protezione e dell’allungamento della vita sono le antocianine, che sono dei stimolatori delle longevità.
Proprio queste proteine sono in grado di favorire la riproduzione cellulare e le difese dalle molecole infiammatorie. Quelle portatrici di malattie per il nostro fisico.

Infine per ultimo, ma non per importanza, troviamo le mele.
Avete presente il detto ‘una mela al giorno toglie il medico di torno‘? non tutto è a caso.
Sappiamo bene che le fibre e le vitamine delle mele favoriscano il benessere di fegato e intestino.
L’errore che si fa sempre più spesso però è quello di sbucciarla, perché i flavonoidi che migliorano e allungano la nostra esistenza sono contenuti proprio lì, nella buccia.
Recenti studi inoltre hanno dimostrato ulteriormente che la mela allunga la vita soprattutto alle donne over 70.

Negli Stati Uniti d’America Biden aveva parlato di una challenge ovvero vaccinare un milione di persone al giorno per cento giorni.
Ora Biden ha però deciso di velocizzare le cose e non arrivare a luglio bensì molto prima, a maggio.

Joe Biden, da qualche settimana Presidente degli Stati Uniti d’America, in queste ultime ore ha comunicato un ingranaggio dei vaccini anti-covid.
Il Presidente aveva intenzione di vaccinare tutti gli americani entro luglio ma a quanto pare ora, grazie ad una partnership mediata dalla Casa Bianca tra Merck e Johnson & Johnson’s, due delle maggiori case farmaceutiche mondiali tradizionalmente rivali, si accelererà il tutto e si parla addirittua di maggio.
”Gli Usa sulla strada di avere abbastanza vaccini anti Covid per tutti gli americani entro fine maggio. Una collaborazione simile a quella che abbiamo visto nella seconda guerra mondiale”, ha affermato il Presidente americano Joe Biden.
Inoltre Biden ci tiene sempre a ribadire l’uso della mascherina, soprattutto ora che il Texas ed il Missisipi hanno deciso di allentare un pò le restrizioni.
‘Non è il momento di abbassare la guardia’, ha affermato il Presidente.

Infatti, dopo il Texas, anche il Mississippi revoca l’obbligo di mascherine anti Covid e consente alle attività di operare a piena capacita’ a partire da domani.
Ad annunciarlo è stato il governatore repubblicano Jonathon Tate Reeves, sfidando il monito lanciato ieri dai Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) a non abbassare la guardia.
Anche il Texas infatti qualche giorno fa ha annunciato un allentamento delle regole anti-covid da seguire.
Ad annunciarlo è proprio il governatore Greg Abbott: ”E’ il momento di riaprire il Texas al 100%. A partire dal 10 marzo tutte le attività saranno aperte al 100% della loro capacità”.

Durante la mattinata di ieri è arrivata una notizia che ha lasciato tutta la nazione senza parole. L’ambasciatore italiano Luca Attanasio, insieme ad un carabiniere e al suo autista, è stato ucciso a Goma.
La notizia dell’attentato è arrivata verso le 10 del mattino.

Luca Attanasio era un ambasciatore italiano di 40 anni, padre di tre figli.
E’ stato ucciso ieri mattina nel Congo, insieme al suo carabiniere di scorta 30enne.
La notizia ha lasciato davvero tutti senza parole, il ragazzo si trovava lì per portare la pace ed aiutare le persone in difficoltà.
E’ stato ucciso prima l’autista, poi lui ed il carabiniere sono stati trascinati nel bosco e sono stati uccisi con uno sparo.
Inoltre sono state rapite quattro persone, di cui tre sono state ritrovate.
La Ministra degli Affari esteri del Congo ha fatto sapere che sono alla ricerca delle persone che hanno giustiziato i due.
Anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso tutto il suo dispiacere per ciò che è accaduto ieri.

”Ho accolto con sgomento la notizia del vile attacco che poche ore fa ha colpito un convoglio internazionale nei pressi della città di Goma uccidendo l’Ambasciatore Luca Attanasio, il carabiniere Vittorio Iacovacci e il loro autista. La Repubblica Italiana è in lutto per questi servitori dello Stato che hanno perso la vita nell’adempimento dei loro doveri professionali in Repubblica Democratica del Congo. Nel deprecare questo proditorio gesto di violenza gli italiani tutti si stringono nel cordoglio intorno alle famiglie delle vittime, cui desidero far pervenire le condoglianze più sentite e la più grande solidarietà”, ha affermato il Presidente della Repubblica italiana, con molto dolore e dispiacere per ciò che è accaduto.

Luca Zaia è il Presidente della Regione Veneto che in queste ultime ore sta avendo un calo di positivi.
Di questo il Presidente è contento ma avverte comunque di non abbassare la guardia.
Inoltre Zaia ci ha tenuto a parlare anche dei vaccini e di come le cose stiano andando troppo lentamente.

”Circa 1000 positivi, incidenza dall’1 al 3%, lo dico a chi pensa che sia il momento di fare festa. Lo dico a chi gira senza mascherine e che pensa che il virus sia un’invenzione. In calo i positivi. Calano anche i ricoveri: 1.290 in area non critica  e 135 in terapia intensiva. A dicembre avvertivamo dell’importanza delle varianti ma siamo stati accusati di usare le varianti per giustificare il numero elevato di contagi che avevamo. Oggi, quelle stesse persone lanciano l’allarme sulle varianti. La dottoressa Ricci poi vi spiegherà che abbiamo sequenziato 519 tamponi e cosa abbiamo trovato”, ha affermato il Presidente Veneto.

Per quanto riguarda i vaccini invece: ”Ad oggi abbiamo fatto 250mila inoculazioni mentre le seconde dosi sono 108mila. Vuol dire che in un mese e mezzo: se questo è lo standard, in dieci mesi avremo vaccinato un milione di persone. Ok, avemmo immunizzato gli anziani, ma non avremmo un Veneto covid free. I nostri centri vaccinali di massa sono efficienti, i cittadini ci ringraziano, ma ci sono poche dosi. Se riuscissimo ad avere i vaccini in un mese riusciremmo a fare una milionata di vaccini. Condivido la sfida di Draghi. È la più grande campagna vaccinale della storia. Ho l’impressione che  avremo vaccini in esubero tra qualche mese, ma ora c’è carenza. Noi abbiamo il dovere di approfondire se c’è disponibilità di vaccini, abbiamo subito comunicato con Aifa che ci ha risposto di parlare con Arcuri il quale non ci ha detto “lasciate stare che non sono vaccini”, ci ha detto “fatevi dare il numero di lotto”. Diciamo di no a 27 milioni di dosi?”, ha concluso il Presidente.

Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, in questi ultimi giorni ha mostrato molta preoccupazione per il weekend che arriverà tra poche ore, ovvero a cavallo tra San Valentino e Carnevale.
Proprio per questo motivo chiede ai cittadini di avere un comportamento diverso, più attenzione.

Vincenzo De Luca è il Presidente della Regione Campania e, in queste ultime ore, ha mostrato tutta la sua preoccupazione per ciò che potrebbe succedere in questi giorni.
‘Se non ci saranno misure efficaci, fra due settimane, venti giorni, ci sarà una nuova esplosione dei contagi. La politica dello stop and go non funzionerà, perchè dopo alcune settimane di chiusura si alternano momenti di apertura per poi richiudere di nuovo. Abbiamo visto cosa è successo nei giorni scorsi soprattutto nel fine settimana: piazze, strade e lungomari del nostro Paese completamente invasi da giovani e meno giovani, in condizioni di assoluta inesistenza di qualunque forma di controllo”, ha affermato il Governatore della Campania.

Inoltre De Luca ha informato i suoi cittadini di come, negli ultimi giorni, ci sia un alto contagio nelle scuole.
In Campania i contagi stanno registrano un aumento nelle popolazione scolastica, docenti e alunni. Le scuole non si riaprono per motivi semplici, ovvero per prevenire. Si cerca di evitare assembramenti nei luoghi chiusi. Noi abbiamo fornito tutti i dati e abbiamo responsabilizzato le amministrazioni comunali. I dati riportati, con le relative misure di contenimento messe in campo dalla Regione Campania mediante le ordinanze restrittive, dimostrano chiaramente come una strategia preventiva, e quindi di analisi previsionale basata su molteplici misure tra cui la didattica non in presenza diversificata per fasce di età risulti fondamentale e abbia avuto un significativo impatto in termini di diminuzione non solo sui casi positivi nella fascia di età scolare, ma anche sui soggetti adulti”, ha concluso il Governatore.

Ilenia Fabbri aveva 46 anni, il corpo è stato ritrovato senza vita sabato mattina, all’alba.
Grazie all’autopsia si è visto che la donna è stata uccisa tramite un accoltellamento.
Al momento purtroppo ancora non si è a conoscenza dell’assassino, ma sono state fermate alcune persone.

L’omicidio è avvenuto sabato mattina all’alba, quando Ilenia Fabbri è stata trovata senza vita in casa sua.
Nessuno è stato iscritto al registro degli indagati e nessuno è ritenuto un sospettato.
Al momento sono state ascoltate quattro testimonianze.
La prima è quella dell’ex marito Claudio Nanni, titolare di una officina meccanica. Poi sono stati ascoltati il suo ultimo fidanzato, Stefano Tabanelli, idraulico della zona, la figlia di Ilenia e la sua amica, che aveva trascorso la notte a casa Fabbri, ospite loro.
Tutti e quattro hanno alibi difficili da smontare.
La donna ha un taglio alla gola e la consulenza finale dell’esame autoptico dovrà confermare se il profondo taglio possa essere stato inferto con il coltello sequestrato dalla polizia e se sono presenti altri segni di aggressione che aiutino a ricostruire la dinamica dell’omicidio.

A quanto pare la figlia di Ilenia ha lasciato la casa alle 5:30 del mattino per andare con il padre ad acquistare un’auto.
Circa un quarto d’oro dopo la sua amica, l’unica presente in casa al momento dell’omicidio, sente rumori e grida. Si chiude in camera, chiama Arianna e poi la polizia.
La indagini si concentrano proprio su quei 15 minuti di vuoto. “Non ho potuto fare niente, è tutta colpa mia”, avrebbe detto la figlia Arianna a un gruppo di amici di famiglia.
Inoltre, gli investigatori, indagano anche riguardo alla relazioni di Ilenia Fabbri e alla separazione da Claudio, per cui era ancora in corso un contezioso patrimoniale.
La 46enne aveva anche denunciato l’uomo per episodi di maltrattamenti: il procedimento fu archiviato.

Oggi è venerdì ed il venerdì si tirano le somme per quanto riguarda il contagio da Covid-19 Regione per Regione.
La Toscana per un’altra settimana rimarrà zona gialla ma, il Presidente della Regione, consiglia comunque di non abbassare la guardia.

L’Italia da ormai qualche mese è divisa in zone di colore in base al contagio da Covid-19.
Ogni fine settimana, ogni Regione viene analizzata e catalogata, in base al proprio RT, in un tipo di zona.
La Toscana dunque per un’altra settimana sarà zona gialla.
A dare la notizia è proprio il Presidente della Regione, Eugenio Giani.
”Ho parlato con il ministro Speranza e abbiamo concertato che resteremo per la quinta settimana consecutiva in zona gialla, una bella notizia! Un risultato che dimostra la responsabilità e gli sforzi fatti, ma non abbassiamo la guardia. Senza distanziamento, mascherine sempre indossate e igiene delle mani, i contagi potrebbero portarci dal 15 febbraio in zona arancione”, quindi buone notizie per i cittadini toscani, ma che comunque non devono abbassare la guardia.

Il Sindaco di Firenze però, Dario Nardella, è comunque preoccupato in quanto l’RT toscano è di 0,98% e quindi vicinissimo all’1, che poi farebbe scattare la zona arancione.
Proprio per questo motivo il sindaco ha deciso di chiudere per il venerdì e il sabato le zone ad alto rischio assembramento.
I contagi sono in crescita. Abbiamo toccato il record degli ultimi mesi, ma anche oggi i dati non sono rincuoranti: abbiamo 703 nuovi positivi in Toscana, di cui 191 nella Città metropolitana. Le regole sono necessarie altrimenti rischiamo la zona arancione”, ha affermato durante la giornata di ieri Nardella.
Inoltre, da lunedì, in Toscana, sarà possibile prenotare un tampone antigenico in maniera totalmente gratuita per avere un maggiore controllo di screening.

Sono stati svolti molti studi internazionali, fino ad oggi, su come immunomodulatore della vitamina D, possa svolgere una funzione protettiva verso agenti infettivi.
Molte ricerche scientifiche hanno associato l’ipovitaminosi D (ovvero la carenza della vitamina nel nostro organismo) a una maggiore esposizione alla malattia ed alle sue manifestazioni cliniche più aggressive.
Ma quindi, la vitamina D, può davvero aiutare a combattere il covid-19?

Una ricerca francese aveva affermato che, una terapia con colecalciferolo, assunta nei mesi precedenti il contagio, potesse favorire un decorso meno critico in pazienti anziani fragili affetti da Covid-19.
Questo studio è stato pubblicato sulla rivista ‘Nutrients‘ e mostra come la somministrazione di vitamina D in soggetti affetti da Covid-19 con comorbidità (cioè affetti da patologie pregeresse) abbia potenziali effetti positivi sul decorso della malattia.
In Italia a parlarne è invece il professore Sandro Giannini, del Dipartimento di Medicina dell’Università di Padova e primo firmatario dello studio.

Il professore in questi ultimi giorni ha affermato che: ”La nostra è stata una ricerca retrospettiva condotta su 91 pazienti affetti da Covid-19, ospedalizzati durante la prima ondata pandemica nella area Area Covid-19 della Clinica Medica 3 dell’Azienda Ospedale-Università di Padova. I pazienti inclusi nella nostra indagine, di età media 74 anni, erano stati trattati con le associazioni terapeutiche allora adoperate in questo contesto e, in 36 soggetti su 91 (39.6%), conuna dose elevata di vitamina D per 2 giorni consecutivi”.
Quindi, a quanto pare, la vitamina D potrebbe davvero aiutare a combattere la malattia da Covid-19.
Ci teniamo a specificare che, qual ora qualcuno avesse intensione di assumere questo tipo di vitamina, deve rivolgersi e chiedere consiglio al proprio medico di fiducia e non di prendere questo tipo di decisione da soli.

Lo scorso novembre Nek, cantante italiano amato da tutti, ha avuto un bruttissimo incidente alla mano ed ha rischiato di morire.
Questa notizia era già stata riportata ma Nek ha deciso di parlarne a cuore aperto durante un intervista nello studio di Silvia Toffanin, a Verissimo.

Nek, noto cantante italiano conosciuto in tutto il mondo, durante un intervista faccia a faccia con la bella Silvia Toffanin, ha deciso di raccontarsi a cuore aperto.
Durante questa intervista Nek ha parlato anche dell’incidente avuto lo scorso Novembre, nella sua casa di campagna.
Il cantante ha raccontato di aver corso il pericolo di perdere la sua mano, dopo un incidente avuto con una sega circolare.
Nek per fortuna non ha perso la sua mano, ed ha avuto la prontezza ed il coraggio di prendere l’auto e di andare al pronto soccorso da solo.
Mi sono tagliato la mano con una sega circolare in un momento di distrazione”, ha raccontato Nek.

”Se fossi rimasto più del dovuto nella mia casa in campagna, in attesa dei soccorsi, nel peggiore dei casi sarei morto dissanguato, nel migliore avrei perso i sensi. Invece, ho avuto il sangue freddo di prendere l’auto e di guidare fino al pronto soccorso di Sassuolo”, ha affermato il cantante.
Tutte le dita sono rimaste danneggiate ma, in particolare, l’anulare è quasi saltato via e il dito medio per metà, ma dopo oltre undici ore d’intervento sono riusciti a salvarmi la mano”, ha concluso Nek.
Quindi, per fortuna, per il cantante è andato tutto per il meglio e, nonostante il lungo intervento avuto durato quasi dodici ore, ha ancora la sua mano.
Non ci resta che augurare il meglio a cantante italiano.

E’ di qualche ora fa la notizia che arriva direttamente da Roma, un uomo ha cercato di suicidarsi nella stazione Lido Centro della ferrovia Roma-Lido.
L’uomo è vivo ma è comunque in gravi condizioni.

Stamattina a Roma stava per succedere una tragedia.
Un uomo ha cercato di suicidarsi buttandosi sotto ad un treno nella stazione Lido Centro della ferrovia Roma-Lido.
E’ successo tutto intorno alle 10 del mattino.
A quanto pare l’uomo avrebbe lasciato un bigliettino sulla panchina nel quale informava di dover avvisare le sue sorelle.
L’uomo è stato trasportato all’Ospedale San Camillo in elicottero, in condizioni critiche.
Inoltre, sempre stamattina, intorno alle 6, sul Grande Raccordo Anulare, un uomo e’ morto investito da un’auto all’altezza dell’uscita di via Prenestina.
Secondo alcune testimonianze, l’uomo stava attraversando la carreggiata quando e’ stato travolto.

Aggiungiamo che, i rider sono spesso soggetti di incidenti e di questo si è discusso questa mattina in una video riunione organizzata dalla Fit-Cisl del Lazio, un incontro creato appunto per fare il punto sui problemi dei fattorini.
”Abbiamo avuto la conferma che il lavoro del rider non e’ affatto un ‘Eldorado’ come recenti narrazioni vorrebbero, hanno spiegato dal sindacato, ma un mestiere che presenta rilevanti problemi sotto il profilo della sicurezza, della malattia, degli infortuni. Bisogna intervenire al piu’ presto per un welfare adeguato”, è questo ciò che è emerso dalla video riunione.
Molti rider infatti ogni giorno fanno incidenti durante le consegne nella Capitale d’Italia, oppure si ammalano a causa del freddo.
Non sappiamo ancora quale sia la decisione che potrebbe permettere ai rider di lavorare con una maggiore sicurezza fisica, quindi non ci resta che aspettare comunicazioni direttamente dalla Regione Lazio.

 

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