Sono stati svolti molti studi internazionali, fino ad oggi, su come immunomodulatore della vitamina D, possa svolgere una funzione protettiva verso agenti infettivi.
Molte ricerche scientifiche hanno associato l’ipovitaminosi D (ovvero la carenza della vitamina nel nostro organismo) a una maggiore esposizione alla malattia ed alle sue manifestazioni cliniche più aggressive.
Ma quindi, la vitamina D, può davvero aiutare a combattere il covid-19?
Una ricerca francese aveva affermato che, una terapia con colecalciferolo, assunta nei mesi precedenti il contagio, potesse favorire un decorso meno critico in pazienti anziani fragili affetti da Covid-19.
Questo studio è stato pubblicato sulla rivista ‘Nutrients‘ e mostra come la somministrazione di vitamina D in soggetti affetti da Covid-19 con comorbidità (cioè affetti da patologie pregeresse) abbia potenziali effetti positivi sul decorso della malattia.
In Italia a parlarne è invece il professore Sandro Giannini, del Dipartimento di Medicina dell’Università di Padova e primo firmatario dello studio.
Il professore in questi ultimi giorni ha affermato che: ”La nostra è stata una ricerca retrospettiva condotta su 91 pazienti affetti da Covid-19, ospedalizzati durante la prima ondata pandemica nella area Area Covid-19 della Clinica Medica 3 dell’Azienda Ospedale-Università di Padova. I pazienti inclusi nella nostra indagine, di età media 74 anni, erano stati trattati con le associazioni terapeutiche allora adoperate in questo contesto e, in 36 soggetti su 91 (39.6%), conuna dose elevata di vitamina D per 2 giorni consecutivi”.
Quindi, a quanto pare, la vitamina D potrebbe davvero aiutare a combattere la malattia da Covid-19.
Ci teniamo a specificare che, qual ora qualcuno avesse intensione di assumere questo tipo di vitamina, deve rivolgersi e chiedere consiglio al proprio medico di fiducia e non di prendere questo tipo di decisione da soli.