Patto fiscale Italia-Svizzera: nel mirino possibili evasori

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Patto fiscale Italia-Svizzera

Patto fiscale Italia-Svizzera: possibili evasori italiani potranno ricevere richiesta di controllo

È stato stipulato un nuovo accordo tra Italia e Svizzera in merito alla necessità di evitare – o comunque di limitare – i rischi collegati all’evasione fiscale. Italia e Svizzera, infatti, sono scese in campo per ottenere un efficace scambio di informazioni fiscali, dando importanza ad un accordo – che già è entrato in vigore dagli inizi di questo mese – che dovrebbe rendere possibile un maggior controllo sull’evasione spingendo la  cosiddetta Voluntary Disclosure.

L’ufficializzazione del patto è avvenuta nella serata di ieri, ed i protagonisti sono stati il Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia e l’Amministrazione Federale delle Contribuzioni in Svizzera: in sostanza, tra il Belpaese e la Svizzera potranno avere luogo delle richieste di informazioni “di gruppo”, nella più totale trasparenza fiscale. La situazione riguarda per lo più quei contribuenti italiani che, anche su richiesta, non hanno voluto dare informazioni precise e specifiche sui loro depositi bancari nelle banche svizzere, lasciando il dubbio dell’irregolarità.

Le informazioni potranno essere richieste, per quel che riguarda i gruppi di contribuenti italiani che non hanno fornito indicazioni sui loro fondi, i quali verranno inseriti nella lista in base ad alcuni requisiti, come ad esempio alcuni tipi di comportamento.

 

 

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