Avete mai associato ad una destinazione determinati odori, profumi, ricordi?
L’olfatto, tra tutti i sensi, è indubbiamente quello più potente, in grado di evocare le emozioni più forti, con maggiore intensità rispetto a tutti gli altri. Infatti, l’olfatto è l’unico senso collegato direttamente al cervello e più precisamente a quell’emisfero che è il primo responsabile dell’elaborazione dell’esperienza emotiva. Con le persone, così come per i luoghi, può capitare che restiamo attratti più per l’odore tipico di un luogo che del luogo in sé. La potenza emotiva che un certo posto riesce ad evocare, spesso è dovuta ai suoi odori: gli esperti di marketing questo lo hanno capito bene, e quanto accaduto già nei punti vendita di famose multinazionali, è stato applicato ad alcune località.
Profumi d’Italia
È facile innamorarsi di ogni angolo del belpaese, per l’odore che si respira nelle strade, in riva al mare, in vetta alle Dolomiti, a bordo di una canoa su un lago, passeggiando sulle colline sinuose della Toscana. Napoli si riconosce per l’odore del caffè, il profumo di sfogliatelle e di babà, la pizza appena sfornata; le isole per l’odore fresco della brezza marina; la Valtellina per i pizzoccheri fragranti. C’è ultimamente la tendenza a tradurre questi aromi in vere e proprie fragranze, che nell’essenza e nel packaging ricordano in tutto e per tutto i valori di un determinato territorio. Anche alcuni famosi stilisti hanno ceduto alla tentazione, ricordando alcuni dei luoghi a loro molto cari, o la propria terra natia. E quegli stessi profumi son diventati un oggetto di riconoscimento, di appartenenza ad una determinata cerchia di estimatori. E molte volte, anche uno dei migliori souvenir da portarsi dietro in ricordo di quel luogo, di quel viaggio. I profumi creati da celebri stilisti possono essere facilmente reperiti in tutte le profumerie (non solo dei luoghi che celebrano), ma anche sul web, sui portali di vendita tester profumi.
Profumi d’Europa
Il profumo moderno a base alcolica si sviluppa e si diffonde in Europa. In un’Europa aristocratica, di gran classe, che ancora è in grado di affascinare chiunque. Il profumo d’Europa è delicato, passeggero, volatile; è quello della Vie en Rose di Parigi, è quello a base di lavanda della Provenza, la cui essenza viene facilmente ritrovata sui maglioni di lana che mettiamo in lavatrice, piuttosto che nei sacchetti profuma-armadi. Il profumo d’Europa è anche la leggerezza dell’acqua di Colonia, madre di tutte le attuali fragranze no gender.
L’Europa profuma di freschezza, fascino e romanticismo.
Profumi esotici dall’Africa e dall’Asia
I profumi dei viaggi lontani sono quelli che custodiamo più gelosamente.
Il profumo del thè delle Indie o della lontana Cina; il forte odore dell’erba rara della savana, l’incenso di Marrakech, le spezie indefinite dei mercati nordafricani; le note legnose di ebano che ritroviamo in tutti quei profumi che acquista chi sa farsi notare nel modo giusto, ma mai inopportuno.
Ninfee, aroma di glicine e ciliegia del Sol Levante ci trascinano in un mondo lontano, che è stato d’ispirazione a celebri stilisti, i quali hanno esportato con efficace minimalismo una cultura millenaria tra le più complesse attraverso un’essenza in grado di parlare, raccontare, far sognare.